
Nell'ambito della prima edizione del “Pompei Cinema Festival”, svoltasi dal 23 al 25 settembre scorsi nella location del teatro “Di Costanzo-Mattiello” di Pompei, un dipinto su tela del Maestro Franco Gracco intitolato “Luce creativa" è stato consegnato, come speciale riconoscimento “Cultura della legalità”, all'attore napoletano Ernesto Mahieux per la sua parte in “Fortapàsc” (2008), il film di Marco Risi sulla storia di Giancarlo Siani, il giornalista torrese de “Il Mattino” che fu ucciso dalla camorra.
Per Mahieux, che, dopo un'infanzia difficile, ha dovuto lavorare per aiutare la famiglia, l'ambizione di recitare è stata una vera sfida. “Per me che sono piccolo di statura e non alto con gli occhi azzurri la vita è stata tutta in salita", ha confessato. "Ma la battaglia l'ho vinta quando ho messo piede sul palco; il mio primo vero premio è stato fare l'attore”. Il giornalista di Metropolis Tv Francesco Paolo Di Capua, dinamico addetto stampa del Festival, indicando l'opera del M° Gracco preparata per l'occasione, ha opportunamente spiegato che “la luce creativa è la luce interiore, rappresentata dalla perla racchiusa nella roccia, che emerge grazie al lavoro dell'uomo”.
In questo piccolo uomo, Mahieux, era racchiusa una perla di rara bellezza, la sua luce interiore, che alla fine è emersa come luce creativa grazie al suo instancabile lavoro, “a capa tosta”, per dirla con le sue parole.