martedì 27 gennaio 2015

27 GENNAIO 1945



IL 27 GENNAIO 1945, GIORNO DELLA MEMORIA, è ANCHE LA DATA DI NASCITA DEL M° FRANCO GRACCO.


Riportiamo di seguito alcuni degli auguri più interessanti che ci stanno pervenendo. 


 "Penso che l'ottimo Maestro Franco Gracco, amico non solo Rotariano, nella cui Associazione ha già dato un eccellente impegno ai massimi livelli territoriali, quando nacque in quel di Pinerolo 70 anni orsono in Terra piemontese, dovette gradualmente accorgersi che la Luce della sua Stella avrebbe finito per risplendere all'ombra del ns. mitico Vesuvio.

Fu così che, mettendo radici nella ns. terra, convolò a nozze con la splendida Maria e formò una esemplare famiglia che, piano piano, tutta unità e ben coadiuvato in primis dal figlio Plinio, ha finito per radicare sul territorio la Scuola di Pittura che porta il suo Nome e che ormai da tempo è divenuta un importante riferimento ed occasione di Incontro Artistico! Al grande Maestro gli Auguri di un Felice Compleanno da chi ha avuto l'onore di apprezzarne le Alte Doti umane ed artistiche.

Con affetto e sentita Testimonianza."

Ivo de Simone e famiglia


"Io ricordo un esile giovane dalla barbetta scura che si muoveva con passi leggeri. Il suo sguardo profondo che scavava nell’anima. Il suo fare silenzioso che lo muoveva come fanno le lingue di una fiamma. La tela distesa sul pavimento, il disegno abbozzato, la tavolozza asciutta e le dita imbrattate di colore. Annusava e si piegava sul disegno rafforzandone le linee con colori bruniti. Annusava e si piegava stringendo le gambe come fa un uomo che necessita di urinare. E correva dal bagno alla tela, strapazzava i colori con le dita e annusava ancora. Quel profumo piccante era un modo di inebriarsi come di un ubriaco davanti ad un bicchiere ricolmo. La notte era lunga, il sonno mi abbassava le palpebre inesorabilmente: crollavo sul mio letto di una stanza libera di un albergo [...] nel cuore di Milano. Quel quartiere ci era familiare: era la nostra casa quando in quella città inzuppavamo il pane nello stesso bicchiere di latte sul tavolo di marmo di quella latteria. Ma il quadro era compiuto. Un miracolo dell’arte che passava nella mente di quel giovane artista. Eravamo in simbiosi: interpretavo i suoi segni, i suoi colori, così pure le sue necessità. Aveva già una figlia ed uno in arrivo e l’ora della ripartenza spingeva a sbrigarsi. Collocata l’opera, incassato i contanti e via ….Verso una vita d’arte e di esperienze. Oggi siamo ad un compleanno? Ma quanti ce ne saranno ancora! Quanti gliene posso augurare! Ti abbraccio amico e fratello, ti abbraccio Maestro".

Bernardo Mercolino


"L'eta' del maestro Gracco rispecchia la sua arte, è sempre più giovane,  sempre più attuale, sempre più bella. E' un vero onore per me averlo conosciuto ed apprezzato le sue opere. Quando sono triste mi rifugio davanti alla sua pittura e mi ritorna il buon umore, l' ottimismo e la gioia di vivere. Auguri, Auguri ed ancora Auguri".

Mimmo Bertone
                           
 
“Il compleanno è un momento per segnare le tappe della vita e guardare al percorso futuro.
Al Maestro Franco Gracco chiedo di riservarci per tanti anni ancora i suoi preziosi, innovativi lavoro artistici.

Attraverso la pittura, quella con la “P” maiuscola, il Maestro Gracco ci aiuta a meditare, immaginare, ricordare i fatti della storia, mettere alla prova i sentimenti, ci esorta a godere delle bellezze di questa terra ed anche a soffrire per gli innaturali comportamenti dell’uomo.

Tutto questo in coincidenza con la giornata della memoria. Essa induce a rileggere in chiave critica le tristi vicende del recente passato ed invita a riflettere sugli errori ingiustificabili di singoli e di masse che, purtroppo, nonostante tutto, tendono a replicarsi ed procurare tragedie umane in tante parti del mondo.

Maestro Franco Gracco, auguri di lunga vita”.

Sàntolo Cannavale

IL MAESTRO GRACCO RINGRAZIA TUTTI COLORO CHE HANNO VOLUTO CONFERMARGLI IL PROPRIO AFFETTO IN OCCASIONE DEL SUO COMPLEANNO.





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lunedì 2 giugno 2014

Si apre lo studio del Maestro



Dal 15 giugno al 15 luglio 2014, al Museo Gracco di Pompei, nell'ambito dell'esposizione artistica “Pompei da riscoprire”, sarà eccezionalmente aperto al pubblico lo studio del Maestro Franco Gracco, adiacente la galleria delle mostre periodiche, il suo luogo d'ispirazione e insieme il suo personale laboratorio d'arte contenente gli strumenti del mestiere, come le macchine di stampa utilizzate per realizzare le sue opere grafiche, tra le quali un torchio litografico in legno dell'Ottocento, che fu adoperato nel 1980 per preparare una speciale litografia riservata agli abbonati de “La Domenica del Corriere”.

I protagonisti della grande bellezza nel mondo, si sa, sono da sempre gli artisti, i quali, nel segreto dei loro laboratori, come alchimisti, trasformano la materia in oro spirituale. Sulla base di tale consapevolezza, la mostra invita tutti coloro che amano il bello a partecipare attivamente al lavoro del Maestro Gracco, che da oltre cinquant'anni affonda le sue radici nei misteri di questa tradizione artistica millenaria, divenendone collezionista e divulgatore.

Sarà, dunque, possibile entrare nel suo “giardino segreto”, il suo atanor, dove si preparano le terre colorate e le altre materie prime, e vivere con tutti i sensi il momento “magico” in cui le emozioni, passando attraverso le materie sapientemente mescolate dalla mano esperta del maestro sotto forma di affreschi, tempere, oli, e grafiche, dal buio del suo studio si trasformano in opere d'arte apprezzate da collezionisti di varie parti del mondo, squarci di luce capaci di aprire la mente a stati di coscienza superiori.

L'idea che ha ispirato quest'iniziativa è fornire, soprattutto a beneficio delle nuove generazioni, modelli culturali, ereditati dai nostri antenati, che possano permetterci di rinnovarci, annullando le brutture imposteci dal sistema, e crescere sempre più in armonia con l'ambiente naturale.




"POMPEI DA RISCOPRIRE"

Dal 15 giugno al 15 luglio 2014

Museo Gracco - Villa dei Misteri
Pompei

Orario di visita: 10-13 dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso.


Info:

Tel. 0818613784 - www.museogracco.it - museo@gracco.it









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domenica 28 aprile 2013

NUOVA MOSTRA ANNUALE

"Vigile attesa" di Franco Gracco




 
"Percorsi"

di FRANCO GRACCO


Dal al 31 maggio 2013

Pompei


Itinerario espositivo: Hotel Pompei Resort (Viale Unità D'Italia 16a) – Bar Ristorante Hcca24 (Viale Mazzini 48) - Santuario di Pompei (Piazza Bartolo Longo) - Ristorante Tiberius (Via Villa dei Misteri 7) – Museo Gracco (Via Diomede 8)


Il titolo di questa nuova edizione della mostra annuale del Maestro Gracco vuol essere, prima di tutto, un omaggio alla sua carriera artistica, un lungo e fruttuoso “percorso” che continua ancor oggi, contraddistinto da numerose “tappe”, luoghi e date, alcune delle quali sono riportate nella sua biografia, che hanno scandito, fin dall'infanzia, il suo intenso rapporto con il mondo rappresentato dall'antica pittura pompeiana e con il mondo contemporaneo al quale ha testimoniato con le sue opere questo speciale rapporto.

D'altra parte, il titolo vuol suggerire un “percorso” di visita attraverso un itinerario espositivo che comprende luoghi pubblici della città di Pompei nei quali è possibile ammirare alcune delle sue opere più o meno recenti che ben rappresentano, in particolare, la sua vicinanza alla mitologia greco-romana e al territorio vesuviano. L'itinerario conduce idealmente al Museo Gracco, dove è situato anche il suo laboratorio creativo, dal quale ha mosso i suoi “primi passi” artistici e nel quale ha scelto di documentare la sua testimonianza di vita.

 
ORARIO DI VISITA AL MUSEO GRACCO:

10-13 dal martedì alla domenica (lunedì chiuso)
Tel. 081 8613784 – www.museogracco.it - museo@gracco.it


giovedì 29 novembre 2012

REGALI D'AUTORE (aggiornato al 30 dicembre 2014)




Al Museo Gracco di Pompei è esposta anche un'ampia collezione di opere grafiche (serigrafie, calcografie, litografie) e ceramiche realizzate a mano dal Maestro Gracco. Molte di queste sono anche disponibili per essere donate come fantastici "regali d'autore", economici ma di alto valore artistico, a parenti e amici.
Di seguito ne sono illustrate alcune. 
Per info scrivere a regalidautore@email.it.
Affrettati! Sono in numero limitato.




"Le età dell'uomo"

"Mattino"- Serigrafia su tela ritoccata a mano - 35x40 cm


"Mezzogiorno"- Serigrafia su tela ritoccata a mano - 35x40 cm

"Pomeriggio"- Serigrafia su tela ritoccata a mano - 35x40 cm

"Notte"- Serigrafia su tela ritoccata a mano - 35x40 cm


"Le perle del Golfo"

"Napoli"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm


"Ischia"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm


"Pompei"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm


"Meta di Sorrento"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm


"Sorrento"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm

"Capri"- Serigrafia su plexiglass - 24x28 cm




 "Eruzione vesuviana del 1906"

"Sterminator Vesevo" - calcografia su carta - 20x27 cm

"Urge partire" - calcografia su carta - 20x27 cm
"La terra è salva" - calcografia su carta - 20x27 cm




"Nel piatto ... Pompei!"


"Antichi suoni" - piatto di ceramica decorato a mano - 26 cm di diametro


"Pompei" - piatto di ceramica decorato a mano - 26 cm di diametro


"Risveglio" - piatto di ceramica decorato a mano - 26 cm di diametro






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mercoledì 20 giugno 2012

COMMENTI ALLA MOSTRA


Domenica 24 giugno è l'ultimo giorno utile per visitare la mostra "Fuori dal Labirinto", prima della chiusura estiva del Museo Gracco.

I molti visitatori italiani e stranieri hanno apprezzato le opere esposte e l'atmosfera, a loro dire, "magica", che si respira al Museo. Di seguito riportiamo alcuni dei tanti commenti raccolti.


 
Ispirato da un sincero profondo "Credo familiare" nonché fedele interprete del Territorio (impregnato di Valori, Tradizioni e Testimonianze Classiche) l'Artista Franco Gracco continua ad esprimere nelle Sue Opere le "Emozioni" di un Mondo lontano, ma non per questo meno vicino a Noi […]. Onorato e grato per aver potuto respirare la magica atmosfera che ha caratterizzato la mostra [...], rinnovo i miei più profondi apprezzamenti per l'organizzazione [...]. Un apprezzamento particolare ai vari relatori succedutisi ed in primis al suggestivo Dott.Santolo Cannavale che ho trovato davvero preparato ed attento sulle disamine espresse in termini di economia e di suggerimenti rivolti al fine di superare la vigente Crisi, che attanaglia [...] la nostra amata Italia.

Ivo de Simone



In Franco Gracco colpisce l'abilità tecnica, ma ci serca sé stessi, perché l'espressività dei volti, l'abbandono o la lena dei corpi che talvolta rinascono da sé stessi, si riflette. Non sai se l'antagonismo tra il passato, il vissuto, e il futuro, il costruire, potrà mai aver fine, ma hai la certezza che questo è essere uomini. […] Il legame con la propria terra è intensissimo, come lo è quello con la propria storia. La figura femminile che affianca sempre quella maschile, che è madre, moglie e simbolo di vita, è naturae città in cui si “vive” nel senso più pieno […]. Io credo che in Gracco sia da ricercare il “senso” della vita.

Maria Carmela Cascone



L'arte è quanto di più importante [ha] l'Italia ed avere un artista come Franco Gracco significa avere un valore immenso [che può rendere] di conseguenza più importanti anche noi [suoi] concittadini […].

Raffaele Giuliano



A primo impatto un'esplosione di colori, una sensazione di allegria, poi si entra sempre più nel profondo. La mia attenzione si è concentrata su[ll'opera] “Nodo d'amore” e poi una forte emozione mi ha invaso [...].

Cinzia Del Core



Nelle […] opere c'è tanto amore, bellezza degli ideali eterni dell'umanità e anche l'amore per la donna-madre.

Seda da S.Pietroburgo



I commenti che seguono, in lingua straniera, presentavano firma illegibile.


Loved it, the use of texture and color was amazing.


Really enjoyed seeing the works done in the ancient style.




giovedì 31 maggio 2012

RISPARMIO “FUORI DAL LABIRINTO”

Lo scorso 30 maggio, al Museo Gracco di Pompei, si è tenuto l'ultimo degli incontri programmati in occasione della nuova mostra del Maestro Franco Gracco “Fuori dal Labirinto”, con lo scopo di individuare le strategie per evitare, se possibile, di entrare nei labirinti, veri o mentali, e, per chi vi fosse già caduto dentro, i modi per uscirne o, quantomeno, per difendersi. Il dott. Sàntolo Cannavale (nella foto in alto), economista e scrittore con esperienza nel campo della gestione bancaria, attraverso la sua istruttiva e dinamica dissertazione, con diapositive, ha trattato il tema: “Il cittadino-risparmiatore 'fuori dal labirinto'”. 

Ad introdurre il tema è stato il dott. Alfredo Salucci (nella foto a destra), coordinatore del gruppo “I martedì culturali” di Nocera Inferiore, giornalista e scrittore, che ha richiamato l'attenzione sulla capacità intrinseca dell'arte di veicolare contenuti di natura diversa trasferendoli ad un livello di comunicazione più intimo ed efficace.  

Alcune domande sono state trattate poi in maniera approfondita: Il risparmio è ancora una risorsa essenziale per la società e l'economia nazionale? L'art.47 della costituzione italiana recita: "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme". Ha ancora valore e sostanza questa affermazione di principio?

Cannavale ha spiegato che, in questa fase storica, i risparmiatori europei sono intrappolati in un labirinto. Guardano con preoccupazione a quanto è capitato ai possessori di titoli di Stato della Grecia. Questi, dalla sera alla mattina, hanno visto decurtato, con atto arbitrario ed illegale del governo ellenico, il loro credito di circa il 70 per cento del valore e così ragionano: se questo è capitato ai risparmiatori in possesso di titoli greci, perché non dovrebbe capitare ai risparmiatori con titoli spagnoli, portoghesi, irlandesi o italiani? 
 
Per porre rimedio a questa difficile situazione e cercare di uscire dal labirinto del debito pubblico, il dott. Cannavale ha da tempo ipotizzato una precisa soluzione, che è stata portata all’attenzione anche di Palazzo Chigi: Un’imposta patrimoniale del cinque per cento su tutti i beni posseduti dagli italiani - 8500 miliardi di euro tra titoli ed immobili - mediante la quale incassare 400 miliardi di euro e dare una spallata al debito pubblico. A seguito di ciò la speculazione internazionale farebbe “respirare” il nostro Paese, con borsa e mercati in recupero, e richiederebbe tassi d’interesse più bassi su BOT e BTP posti in vendita dal Ministero del Tesoro italiano.

Altra strada per “uscire dal labirinto” sarebbe rappresentata dagli “eurobond” e cioè da obbligazioni emesse dall’Unione europea a suo nome. Essi consentirebbero di accentrare a Bruxelles l’attività di vendita titoli per le necessità di tutti gli stati europei, sicuramente a tassi d’interesse più bassi di quelli attuali. 
 
Proseguendo, il dott. Cannavale ha ammesso che, da soli, i singoli stati europei contano ben poco. Solo se restano saldamente ancorati all’Unione europea possono vincere le sfide di un mondo che registra la forza prorompente di nuovi grandi protagonisti: Cina, India, Brasile, Russia. Dunque occorre lavorare per il rafforzamento ed il buon funzionamento dell’Unione europea e non per la sua disgregazione. La Grecia, secondo il relatore, va aiutata con decisione e convinzione, recuperando uno spirito di solidarietà europeo poco praticato negli ultimi due anni. Ne beneficerebbe il mondo della produzione e del lavoro in tutta Europa, i giovani in primis, ed il risparmio potrà lasciare alle spalle il labirinto nel quale è intrappolato.

Il folto pubblico presente ha manifestato apprezzamento per la conferenza non solo prestandovi la massima attenzione, ma anche intervenendo attivamente sia durante che subito dopo, nel corso dell'ampio dibattito che ne è scaturito. 
 

giovedì 10 maggio 2012

“SVELATE” LE OPERE DEL MAESTRO


Ieri, 9 maggio, al Museo Gracco di Pompei, in occasione dell'incontro con Rachele Sorrentino, Counselor Formatore e Supervisore ad Approccio Gestaltico Integrato, sono state finalmente “scoperte”, o “svelate”, le nuove opere del Maestro Franco Gracco preparate per la sua mostra “Fuori dal Labirinto”, che erano rimaste coperte fino allo scorso 8 maggio per protesta contro l'indifferenza delle istituzioni all'arte e alla cultura, ed ora esposte fino al 24 giugno prossimo, nell'orario 10-13/16-18 dal martedì al sabato, 10-13 la domenica. Lunedì chiuso.

Numeroso il pubblico che ha assistito all'evento, composto per lo più da collezionisti, amici, e allievi del Maestro, nonché dalle socie del club Inner Wheel Pompei-Oplonti-Vesuvio Est”, presieduto da Almerinda Giugliano, che ha patrocinato l'incontro.

Nell'introduzione alla mostra è stato spiegato il particolare senso in cui il Maestro Gracco ha affrontato il mito del Labirinto. Già in una sua precedente esposizione sul tema, nel 2000, intese i “labirinti” come percorsi dell'immaginario, con riferimento a certi “percorsi” o stili di vita odierni ingarbugliati e fuorvianti, moderne forme di “schiavitù” o condizionamento che possono intrappolare o rendere totalmente incapaci di reagire coloro che ne sono vittime. 

Quell'esposizione si concentrava soprattutto sulla realtà interna al Labirinto. Questa nuova mostra rappresenta la realtà esterna al Labirinto, quando, cioè, Teseo, che ha già ucciso il Minotauro ed è uscito dal Labirinto, si ritrova in una condizione di “otium”, una sorta di riposo creativo al “suono della natura”, fatto di ricordi e profonda meditazione, finalizzati a progettare un nuovo percorso di vita, libero da ogni forma di schiavitù. 
 
Ad un primo sguardo, i nuovi quadri colpiscono non soltanto per la grandezza del formato scelto (tra i 98 e i 160 cm di lato), ma soprattutto per la commovente varietà dei colori utilizzati, l'intera gamma cromatica dell'antica pittura pompeiana, rappresentativa, in chiave simbolica, dei quattro elementi della vita: dal giallo, che ricorda l'aria, e quindi il luminoso mondo delle idee, al rosso del fuoco, simbolo dell'impegno e della passione che spinge l'essere umano alle imprese eroiche, dal blù e dal verde, i colori dell'acqua, come i sentimenti che animano le azioni umane, al nero o ai colori della terra, ovvero i valori della tradizione. 
 
Ad uno sguardo più attento, si possono scorgere alcuni elementi tipici del mito. Il “filo di Arianna”, che ritroviamo sotto forma di corda, “cordone ombelicale” si potrebbe dire, e talvolta attorcigliato in un “nodo d'amore”, non è solo l'espediente che servì a Teseo per uscire dall'intricato percorso, ma anche il “medium”, il tramite che collega due mondi paralleli, separati, e al tempo stesso uniti, da elementi architettonici come porte, muri, o colonne: il mondo dentro al Labirinto e quello fuori al Labirinto, e in particolare, da un lato, l'esperienza vissuta dentro il Labirinto dall'eroe ormai divenuto “vecchio” e, dall'altro, la vita nuova germogliata fuori dal Labirinto e rappresentata dal “giovane”; da una parte, la storia, “un'antica storia” gelosamente custodita, e, dall'altra, le nuove generazioni che sognano di “volare alto”. A queste ultime è affidato il compito di far tesoro dell'eredità morale ricevuta e, come piante rigogliose piene di fiori, portare a loro volta abbondante frutto. 
 
In questo senso, gli incontri organizzati nel contesto della mostra hanno lo scopo di individuare le strategie per evitare, se possibile, di entrare in tali labirinti, veri o mentali, e, per chi vi fosse già caduto dentro, i modi per uscirne o, quantomeno, per difendersi. Il tema del Labirinto può essere declinato in molte forme, o affrontato da vari punti di vista, da quello psicologico, come nel caso dell'incontro con la Sorrentino, a quello economico, che sarà esaminato nell'incontro del 30 maggio dall'economista Sàntolo Cannavale

  
Considerati i recenti fatti di cronaca, che raccontano di persone sopraffatte dai problemi e a volte spinte a gesti estremi, è stato quanto mai opportuno il contributo psicologico offerto dalla dottoressa Rachele Sorrentino, che ha saputo brillantemente intrattenere il pubblico, coinvolgendolo dall'inizio alla fine in un'appassionante e istruttivo dibattito. I problemi sorgono, ha spiegato la Sorrentino, quando cerchiamo al di fuori di noi ciò che non abbiamo, e che non possiamo avere, cioè la perfezione. Siamo così ossessionati dall'efficienza, talmente preoccupati di essere accettati a tutti i costi dagli altri, da non avere il tempo di pensare a noi stessi. E questo ci procura frustrazione. 

La soluzione è conoscere sé stessi più intimamente e accettarsi per come si è, sia per i pregi, sia per i difetti. Concludendo, la dottoressa ha ammesso che l'idea di farci una sincera introspezione, di compiere, per così dire, un “viaggio” dantesco verso il centro della terra, il nostro io più profondo, potrebbe spaventarci. Per paura di non riuscire poi a “risalire”, potremmo desistere dal cominciarlo. Ma ci ha pure ricordato che, per una specie di legge naturale, saremo al contrario automaticamente spinti verso l'alto e aiutati a pervenire a una maggiore consapevolezza di noi stessi. Ed è lì che potremo ritrovare il senso della nostra vita. 

La presidente Almerinda Giugliano (a sinistra) con Rachele Sorrentino (a destra)